La conduzione della nostra azienda avviene a carattere familiare. Fin da piccoli abbiamo vissuto a stretto contatto con la terra aiutando i nostri nonni in campagna.
La cultura agropastorale della nostra famiglia nasce dall’unione di due culture: una agricola e una pastorale. I vecchi mestieri dei nonni e bisnonni, come quello del maniscalco, impegnato nella ferrature dei cavalli, muli e buoi utilizzati dall’attività mineraria; del mugnaio, utilizzatore del primo mulino elettrico per macinare grano e ricavare farina, semola e crusca (scetti, simbua e poddi); e del taglialegna, addetto alla gestione del bosco, risorsa sia per l’attività mineraria sia come combustibile e dell’allevatore di ovini, suini, bovini, caprini, si sono trovati in stretto rapporto e con grandi sacrifici hanno permesso di mettere insieme diversi appezzamenti di terra e sviluppare la passione per gli ulivi.
Con gli anni abbiamo approfondito le nostre conoscenze studiando lontano dal nostro paese ma nella nostra testa è continuata ad essere sempre presente l’idea della terra e la voglia di ritrovare quei valori naturali e semplici della nostra infanzia.
Nel 1990 abbiamo deciso con entusiasmo di fare dell’attività agricola il nostro vero e proprio stile di vita.
Per questo abbiamo piantato un uliveto che oggi consta di più di 3.000 piante e subito dopo abbiamo costruito due strutture da adibire ad alloggi per gli ospiti che avessero voluto vivere con noi questo affascinante territorio.
Nel 2014 abbiamo deciso di creare il cuore pulsante di questa attività e abbiamo iniziato a costruire la struttura che sarebbe diventata di li a poco la nostra nuova casa. Una cucina e una sala in grado di poter ospitare tutti coloro che hanno il desiderio di riscoprire i valori della tradizione, la ciclicità delle stagioni e il sapore del buon cibo.
L’esperienza in questo settore, acquisita negli anni attraverso i consigli di chi ha vissuto questa realtà, ha dato il via per il raggiungimento di un sogno e che vuole, attraverso la creazione di un’azienda multi funzionale, tramandare questi saperi, anche ricorrendo all’organizzazione di una fattoria didattica.
Majori è il nostro modo per dire grazie a chi, con tanti sacrifici, è riuscito a mettere in piedi un patrimonio materiale, accettando consapevolmente la responsabilità che abbiamo ereditato, trasformando e valorizzando tutti questi doni.
Gianluca, Francesco e Annalisa